14/05/13

Ritorno al classico

Ebbene, dopo aver fatto una full immersion (in verità ci sarebbe tantissimo altro da dire)  in quello che possiamo considerare il mondo microscopico della genetica ora passiamo alla genetica classica, quella con piselli e moscerini.. Ahahah tranquilli è interessante tanto quanto l' altra.

Detto questo inizierei con la persona considerata padre della genetica.. Indovinate chi è....

Ta-da ! Ma si dai... lui è Gregor Mendel, il monaco amante dei piselli. Quest' uomo fu il primo a studiare, con un metodo scientifico, il rapporto esistente tra i caratteri dei genitori con quelli dei figli, iniziando in parte ad introdurre quella che noi chiamiamo genetica.
La specie scelta per i suoi studi fu, appunto, la pianta del pisello, da lui conosciuta e molto facile da gestire.
Come prima cosa Mendel incrociò tra loro due linee pure, e cioè piante che nel corso del tempo, di generazione in generazione, avevano sempre presentato le stesse caratteristiche, come il colore del fiore o del seme. I caratteri ottenuti dal ''figlio'' potevano essere due, quello della madre o quello del padre e Gregor definì il carattere presente nella piantina dominante, mentre l'altro, non presentato, fu definito recessivo.

Dopo questa scoperta Mendel affermò la legge della dominanza: ''L'allele dominante per un certo carattere è quello che compare nella prima generazione filiare ottenuta dall'incrocio di individui parentali che sono linee pure per quello stesso carattere. Ad esempio incrociando individui PP (petali porpora) con individui pp (petali bianchi) la progenie sarà tutta Pp e manifesterà dei due alleli solo quello dominante (porpora)''.
In seguito il nostro scienziato monaco decise di incrociare i vari individui del primo incrocio e scoprì così un rapporto 3:1  tra caratteri recessivi e dominanti; nacque grazie a questo la seconda legge di Mendel, legge della segregazione: '' ogni individuo ha coppie di fattori per ogni unità ereditaria e i membri di una coppia segregano nella formazione dei gameti''.




Poi Gregor decise ancora di incrociare le piante che avevano presentato due o più diversi caratteri con i ''discendenti'' delle linee pure; i figli avevano delle caratteristiche fenotipiche con rapporto  9:3:3:1 (9 hanno due caratteri dominanti, 3 un dominante e un recessivo, 3 hanno il primo carattere recessivo e il secondo dominante e il primo ha due caratteri recessivi).Tutto questo permise a Mendel di formulare la legge dell'assortimento indipendente: ''gli alleli posizionati su cromosomi non omologhi si distribuiscono in modo casuale nei gameti. Ciò implica che le probabilità - e quindi, nei grandi numeri, le frequenze - di ogni combinazione di genotipi o fenotipi è il prodotto delle probabilità (o frequenze) di quelli per ogni carattere''.

Beh, questo è quanto ha scoperto Mendel... negli anni a seguire di queste scoperte molti scienziati continuarono a studiare queste teorie e scoprirono che, in verità, esse non sono assolute.
Infatti dobbiamo ricordarci la complessità della genetica e della ereditarietà, per esempio Mendel non conosceva minimamente il fatto che un fenotipo può essere influenzato da più geni, che le varie caratteristiche possono essere influenzate dall'ambiente e, perchè no, non conosceva neanche l'esistenza delle mutazioni genetiche.


Prima di andare avanti, però vorrei specificare alcuni particolari (non tanto particolari ) del campo genetico..
Man mano  proseguiva lo studio di questa scienza si scoprì, oltre alle famose mutazioni genetiche scoperte da Hugo de Vries di cui (a grandi linee) ho già parlato, che a volte capitava come fenotipo un misto tra i due geni dei genitori... questo fenomeno è detto dominanza incompleta.
Quando invece gli alleli non mostrano fenotipi ''misti'', ma mantengono contemporaneamente le caratteristiche fenotipiche dei genitori si ha un fenomeno detto codominanza (ad esempio i gruppi sanguigni ).
Oltre a questo accade un fenomeno, chiamato eredità poligenica, nella quale (come detto sopra) alleli di diversi geni influenzano insieme un determinato fenotipo; colore dell' iride, dei capelli o la statura sono ad esempio frutto di vari geni.
Spesso però accade anche esattamente l'effetto opposto, e cioè che un determinato gene possa influenzare in più di un modo un fenotipo.. in questo caso parliamo di pleitropia (ad esempio un effetto di questa è l'anemia falciforme, malattia causata da un allele difettoso incapace di sintetizzare l'emoglobina).
Infine quando un gene interferisce con un altro e ne ''nasconde'' gli effetti abbiamo un caso di epistasi.


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