28/04/13

La perfezione della sintesi proteica

Eh... questa parte si che è difficile... 
Invoco la divinità della scienza per aiutarmi in questo arduo compito: spiegare in modo chiaro la indescrivibile sintesi proteica.
Vediamo, prima di iniziare vorrei rimembrare a voi tutti (mamma mia come sono poetica) il fatto che ad ogni sequenza di tre basi azotate (chiamata anche codone) corrisponde un determinato amminoacido (vedi tabella) ....

Detto questo possiamo iniziare. 
La sintesi proteica è il processo grazie alla quale dalla lettura del mRNA possiamo ottenere le varie proteine utili al nostro organismo.
Vi ricordate il post precedente? Avevo ''spiegato'' un po' come viene creato l'RNA.. Ecco nella sintesi proteica quel processo è importantissimo per la formazione del mRNA ed è chiamato trascrizione.
Una volta ottenuta la copia del DNA, però, la sequenza di nucleotidi da tradurre in amminoacidi non è ancora completa...
L'RNA messaggero infatti per maturare deve prima ''affrontare'' tre diversi passaggi :

  1. Viene aggiunto ad esso un cappuccio (all'estremità 5') che gli permetterà di ''oltrepassare'' il nucleo e raggiungere i ribosomi, le ''basi d'attacco'' della sintesi proteica.
  2. All'altra estremità 3' viene aggiunta la coda poli-A (composta da sequenze di sola adenina) con il compito di mantenere la struttura dell'mRNA.
  3. Infine la sequenza deve affrontare il processo dello splicing ... l' mRNA è formato infatti da diverse parti, gli  esoni, quelli utili e che verranno ''letti'' e gli introni, parti invece che non verranno considerate. In questa fase per cui, in un grosso complesso molecolare chiamato spliceosoma, gli introni vengono eliminati e si crea così un mRNA maturo pronto per essere letto (c'è da notare che spesso dei mRNA identici possono formare diversi RNA messaggeri maturi).

Spiegato come funziona la trascrizione possiamo parlare un po' di quello che è il processo principale della sintesi proteica: la traduzione.
L' mRNA maturo infatti raggiunge, come già detto, i ribosomi; essi sono formati da proteine e rRNA e composti da due parti: la subunità minore, che fornisce la base d'attacco per mRNA e la subunità maggiore, composta da tre siti di attacco per l'RNA transfer, e cioè il portatore degli amminoacidi.
Ogni tRNA ha infatti un diverso amminoacido legato al sito di attacco di esso (sempre con sequenza  ACC) e variante a seconda della sequenza del suo anticodone (complementare al codone dell'mRNA).

Esiste una prima fase nella traduzione , l'inizio in cui l'mRNA maturo raggiunge la subunità minore del ribosoma; la sintesi inizia sempre con la tripletta AUG a cui si ''appoggia'' l'anticodone UAC del RNA transfer portatore della fMet (per meglio dire formilmetionina)(questo amminoacido è importante per la sintesi proteica dei procarioti o dei mitocondri, non per gli eucarioti) e che occuperà il sito P della subunità maggiore del ribosoma (i siti di attacco in ordine sono chiamati sito E, sito P e sito A).


Eseguita la fase del complesso di inizio, può iniziare l' allungamento della catena polipeptidica; infatti si aggiunge poi, a seconda della sequenza del codone del mRNA, il tRNA con anticodone  complementare ad esso e portatore di un determinato amminoacido (il sito di attacco è A) , che a contatto con la fMet (o anche altri amminoacidi) creerà un legame peptidico tra essi. 


Questa fase , a cui poi all'aggiunta di un nuovo trasfer quello più esterno verrà eliminato (sitoE) lasciando solo l'amminoacido, si conclude quando nella sequenza del mRNA  incontra una delle sequenze di arresto (UAG - UGA - UAA), che (non avendo un determinato tRNA) richiama una proteina, il fattore di rilascio, grazie alla quale termina la sintesi proteica.




''Invito alla biologia.blu   Zanichelli ''
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