28/03/13

Una storia a doppia elica

Abbiamo visto come si è arrivati a capire il ruolo e la composizione del DNA.. ma come sono riusciti a capire come è strutturato?

James Dewey Watson e Francis Crick, due scienziati un po', come dire.. '' non particolarmente conosciuti'', si incontrarono agli inizi degli anni cinquanta a Cambridge... qui, ''spinti'' secondo alcuni da Maurice Wilkins, decisero di intraprendere degli studi sul misterioso DNA.


All'epoca ci furono numerose scoperte sull'argomento; ad esempio il mitico amante delle arance Linus Pauling, aveva in precedenza compreso, studiando le proteine, che esse avevano una struttura elicoidale.
Altra scoperta importante in quel periodo fu quella dei ''rivali'' Maurice Wilkins (si proprio quello di prima ) e la fantastica Rosalind Franklin che eseguendo studi sui raggi X erano riusciti a ''fotografare'' il DNA.... direi che questo studio facilitò molto  i due novelli scienziati ... ma su questo argomento molto più controverso e ''ingiusto'' ne approfitto per consigliare a tutti i post della mia cara amica Antinea che ha affrontato molto meglio l'argomento e ha affidato una medaglia di Sr riguardate la faccenda QUI .



Tra l'altro ad aiuto dei nostri due scienziati c'erano anche dei dati ottenuti dallo scienziato Chargaff  che dimostravano una proporzionalità tra basi azotate; infatti adenina-timina  e guanina-citosina  sono presenti con stessa quantità nel DNA.
Insomma grazie a tutti questi dati Watson e Crick capirono che una base azotata poteva legarsi solo con un' altra specifica base, essi considerarono la lunghezza dei legami (2 nm) che tra una purina e una pirimidina erano sempre costanti (adenina-timina e citosina-guanina) e l'unico modo per unire questi dati era quello di una doppia elica; inoltre trovarono che i due filamenti del DNA sono antiparalleli, uno ha come ''inizio'' il quinto atomo di carbonio del gruppo fosfato e l'altro il terzo atomo di carbonio del desossiribosio. 
Infine ci tengo a ricordare che il legame tra le varie basi azotate è un legame a idrogeno e che un giro completo di DNA è lungo 3,4 nm.


''Invito alla biologia plus.blu'' Zanichelli
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